Una storia, un ricordo che scalda il cuore. Da ragazzina aiutavo mia mamma a cucinare le sue ricette di famiglia anche se la mia passione per la cucina è arrivata un po’ più in là con gli anni. Spesso lo facevo controvoglia, solo ora però, mi rendo conto di come quei momenti mi siano rimasti impressi nella memoria: i profumi, i suoi consigli e il modo di preparare la pasta fresca peri classici marubini cremonesi. Lei ha sempre utilizzato una splendida cucina economica per cucinare e l’atmosfera calda che creava era unica.
RICORDO DI UNA GIORNATA
Avrò avuto 11 anni, parlo quindi dei mitici anni 80 e presso l’oratorio si organizzava una gara di cucina alla quale io mi iscrissi. Peccato però che non sapevo fare nulla di che! Mi cimentai su un dolce ma venne così male che alla fine mia mamma, presa dalla tenerezza e vedendo il mio dispiacere difronte al fallimento della mia impresa, mi fece i suoi fantastici bignè alla crema pasticcera. Che buoni! Ed erano pure bellissimi!
Tutta fiera con il mio bel vassoio di dolcetti andai al concorso. Ricordo che c’era il tavolo della giuria sotto i portici dell’oratorio e difronte sul bordo del campo di calcio dei tavolini dove noi partecipanti potevamo appoggiare le nostre delizie. Non ricordo chi abbia vinto e nemmeno quali fossero gli altri dolci in carica, ricordo solo il mio terrore quando mi chiesero di descrivere il dolce. Eh chi la sapeva? Inoltre, il ragazzino per cui avevo una cotta, iniziata dalla prima elementare, era lì che mi guardava. Quanto ero imbarazzata e forse diventai pure rossa in faccia. Per fortuna avendo visto mia mamma farli diverse volte riuscii a spiccicare qualche parola.. Ora ci penso e sorrido ma ai tempi non la presi molto simpaticamente. La ricetta dei bignè ora la conosco, ho imparato a farli e ogni volta che li preparo sorrido pensando a questo episodio.
Vi lascio la ricetta dell’impasto base per creare ottimi bignè o se preferite anche delle frittelle per una bella merenda.
